Martedì 16 Ottobre 2012 - 19:29
LISBONA - Parlamento sotto assedio a Lisbona, dove la polizia è entrata in azione in forze di fronte alla protesta popolare innescata dal nuovo salasso fiscale previsto dalla finanziaria 'lacrime e sanguè presentata oggi per il 2013 dal governo portoghese. Giustificata con la necessità di mantenere gli impegni con l'Ue di fronte alla pesantissima crisi che investe il Paese, la manovra è stata difesa a spada tratta dal primo ministro, Pedro Passos Coelho, che si è detto deciso ad andare avanti sulla strada dell' austerità anche a costo di far pagare un prezzo al suo partito (sconfitto giusto ieri nelle elezioni regionali delle Isole Azzorre dall'opposizione socialista). La finanziaria 2013 rischia tuttavia di scatenare una nuova ondata di proteste di piazza fin nel cuore della capitale. Si tratta d'altronde della manovra più restrittiva della storia democratica del Portogallo, fondata all'80% sull'imposizione fiscale. Tre dei cinque miliardi di euro previsti dovranno essere infatti incamerati attraverso aumenti di imposte dirette sui contribuenti, a quanto stima il quotidiano Negocios. Il provvedimento include inoltre un taglio sulle pensioni, una tassa sulle transazioni finanziarie, una falcidie su esenzioni e sussidi e un aumento delle imposte sulla casa: per centrare gli obiettivi di stabilizzazione del rapporto deficit/Pil imposti dalla troika pur in presenza d'una profonda recessione.
'LACRIME E SANGUE' Il premier conservatore Pedro Passos Coelho, che nelle scorse settimane, sull'onda di una prima mobilitazione delle piazze, era stato costretto a ritirare una ricetta a colpi di riduzione degli stipendi, ha affermato che questa volta non ci potranno essere passi indietro sul fronte di tagli e risparmi. Mentre il ministro delle Finanze, Vito Gaspar ha avvertito il parlamento che il testo presentato oggi non può essere modificata nei punti fondamentali, pena la perdita da parte del Portogallo di tutta la credibilità finora recuperata. «Il nostro margine di manovra è inesistente», ha rimarcato Gaspar, citato dall'agenzia Lusa, facendo riferimento agli impegni assunti di recente con la troika in cambio della 'ciambella di salvataggiò da 78 miliardi ottenuta dal Portogallo. Spiegazioni che in ogni modo non sembrano poter spegnere l'ira dei manifestanti. E che del resto anche alcuni economisti respingono, giudicando «suicida» per il Paese una strategia che porta il carico fiscale complessivo - imposte indirette e contributi previdenziali inclusi - a un nuovo record: oltre la soglia del 36% del Pil.
Video: http://www.leggo.it/video/il_parlamento ... 8505.shtml
Fonte: http://www.leggo.it/news/mondo/lisbona_ ... 8505.shtml