Insolita proposta dell'economista usa forstater: la divisa si chiamerebbe "il nido"Come salvare l'Aquila? «Battendo moneta»Una valuta locale, sovrana e complementare all’euro, capace di dar vita a una economia parallela a disoccupazione zeroE ora che la crisi taglia i fondi per la ricostruzione, come salvare l’Aquila? L’economista statunitense Matthew Forstater una proposta ce l’ha: battere moneta. Ne ha già immaginato il nome: il Nido. Una valuta locale, sovrana e complementare all’euro, capace di dar vita a una economia parallela a disoccupazione zero.
L'IDEA - Come realizzarla lo spiega lo stesso Forstater, esponente di spicco della Me-MMT (Mosler economics-Modern money theory), a margine del convegno «Salvare l’Aquila, salvare l’Italia». «Verrebbe fissata una nuova tassa locale, ma non in euro: in Nido. Ai cittadini verrebbe offerta la possibilità di guadagnarlo, offrendo 4 ore di lavoro a settimana per famiglia. Chi avesse maggior tempo potrebbe lavorare di più, accumulando altri Nido, da utilizzare per scambi o commerci». Un po’ com’era per il vecchio gettone telefonico: una non moneta affiancata alla Lira. «Il Comune dovrebbe offrire a tutti un lavoro. - spiega Forstater - Basta vedere le macerie per capire quanto ce n’è. Le cose verrebbero fatte e l’Aquila avrebbe la sua sovranità monetaria, alla quale l’Italia ha rinunciato».
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http://www.corriere.it/cronache/13_genn ... e25e.shtmlCOMMENTO:Beh, con un po' di ritardo ci sono arrivati (e neanche nel modo giusto, a mio parere); e l'idea di andare a l'Aquila non è certo la loro: il Primit andò a portare direttamente a l'Aquila, in una notte freddissima, l'informazione che serviva. Era il primo anniversario della tragedia, aprile 2010, quasi tre anni fa.
Passammo la notte in piazza, in mezzo agli aquilani, diffondendo informazione.
Già nel 2009 si provò più volte a prendere contatti con i comitati locali, e alcuni soci dell'associazione andarono più volte a l'Aquila; tutto documentato sul forum del Primit.
Riscontri purtroppo molto vicini allo zero.
Un No deve salire dal profondo e spaventare quelli del Sì.
I quali si chiederanno cosa non viene apprezzato del loro ottimismo.
Ennio Flaiano