Troppi «sovrane-sovrano-sovrani» e troppo «patriottico», senza contare che «sovrano» è ormai un aggettivo iper-abusato oltre che di significato pari a zero di suo, poiché vago quanto lo spazio intergalattico.
Se non c'era il giornalaio ex Raiset incapace a firmarsi con nome e cognome se non con "B" (secondo me è un fake di Berlusconi o di Bertinotti o di Bersani o di Bossi o di Bokšić) che faceva tutta la inutile cagnara della c.d. "moneta sovrana", non sarebbero spuntati come funghi tutti questi sovranari® della domenica pomeriggio.
Inoltre, è GIA' ormai da tempo una moda vera e propria quella del primo punto con la "sovranità monetaria": la iniziò la civetta di Berlusconi Daniela Santanché quando si presentò da sola alle elezioni politiche del 2008 a capo de La Destra e per l'occasione il suo partito scrisse SOLO su internet un programma - vago - che presentava al primo punto la c.d. "sovranità monetaria", senza ovviamente pronunciare nemmeno una parola in merito nella campagna elettorale vera e propria (manifesti, spot, convegni, conferenze stampa e dibattiti e tribune televisivi).
Formalmente la moneta è GIA' sovrana, cambia soltanto la modalità con cui viene fatta funzionare (ampia delega per rappresentanza e flussi autolesionistico-tragicomici): anche un conducente d'auto incapace di guidare è sovrano sulla guida, dal momento in cui decide di mettersi alla guida.
E questo è CORRETTO e DOVUTO, visto che tuttora il 99% della gente DESIDERA farsi comandare a bacchetta dal Duce Ennesimo con "n" che tende all'infinito.
Il punto CRUCIALE non è essere sovrani o meno, ma trovare o meno la configurazione sociale col miglior rapporto vantaggi/svantaggi riducendo al contempo al minimo assoluto gli svantaggi.
La democrazia dei copia-incolla acritici sovrani rimane sempre una democrazia di scarsa qualità (vedi R.23 delle
Domande Frequenti).