Capitolo cinquantesimo
Avvenimenti prodigiosi del regno di Kanoglou,
nonno di Mangogul
"(...)La corte, che dà il tono al resto dell'impero, era molto galante. Il sultano aveva amanti; i cortigiani si misero in testa di imitarlo e il popolo prese, a poco a poco, lo stesso atteggiamento.
La magnificenza nei vestiti, nell'arredamento, negli equipaggi delle carrozze fu eccessiva. La raffinatezza nei cibi divenne un'arte. Si giocavano grosse somme; ci si indebitava, nessuno pagava e si continuava a spendere finché c'erano soldi, e anche oltre, finché c'era credito.
Furono pubblicate bellissime ordinanze contro l'eccessivo lusso, che non furono mai applicate. Furono conquistate città e province, si cominciarono a costruire troppi palazzi e l'impero si svuotò di uomini e di denaro. I sudditi cantavano vittoria e morivano di fame. I grandi avevano castelli superbi, giardini deliziosi, ma le loro terre erano incolte. Cento vascelli di grande stazza ci avevano reso padroni del mare e il terrore delle nazioni confinanti; ma un fine economista calcolò finalmente quanto costasse allo Stato il mantenimento di quelle carcasse galleggianti e, malgrado l'obiezione di molti ministri, si diede l'ordine di farne un falò. Il tesoro reale era un grande forziere vuoto che quella folle economia non poté
riempire; l'oro e l'argento divennero così rari che un bel mattino le zecche di stato invece di coniare monete stamparono carta."
I gioielli indiscreti, Denis Diderot
“l'altra Enciclopedia”: le ragioni della carne, della fantasia, della satira
Questo libro fu pubblicato nel 1748, dal padre della Enciclopedia.
Tutte le vicende del regno di Mangogul sono sempre molto attuali.
Spero che leggete il libro, perché ne vale davvero la pena.