da Emiliano Careri » 07/01/2012, 22:17
Mantenendo gli stessi autori devo citare la dedica che apre il romanzo "54". Gli stolti troppo spesso siamo noi, proprio noi.
MA " Agire in un modo diverso porta a pensare in modo diverso".
Wu Ming
54
A Gilberto Centi.
Non c'è nessun «dopoguerra».
Gli stolti chiamavano «pace» il semplice allontanarsi del fronte.
Gli stolti difendevano la pace sostenendo il braccio armato del denaro.
Oltre la prima duna gli scontri proseguivano. Zanne di animali chimerici affondate nelle carni, il Cielo pieno d'acciaio e fumi, intere culture estirpate dalla Terra.
Gli stolti combattevano i nemici di oggi foraggiando quelli di domani.
Gli stolti gonfiavano il petto, parlavano di «libertà», «democrazia», «qui da noi», mangiando i frutti di razzie e saccheggi.
Difendevano la civiltà da ombre cinesi di dinosauri.
Difendevano il pianeta da simulacri di asteroidi.
Difendevano l'ombra cinese di una civiltà.
Difendevano un simulacro di pianeta.
Una società cresce e diventa grande quando uomini vecchi piantano alberi alla cui ombra sanno di non potersi mai sedere.