da Vito Zuccato » 24/10/2012, 21:18
L'evento è stato gestito male da troppi punti di vista.
Se non altro, una cosa che ci si era ripromessi di fare tassativamente e non si è fatta nemmeno questa volta, è stata la mancata precisazione iniziale, o da parte nostra o da parte di qualche esponente di Trieste Libera, sui tempi degli interventi dei relatori e sui tempi e sulle modalità di dibattito col pubblico, dibattito da farsi in due parti ed esclusivamente DOPO gli interventi di Zuccato e di Prassel (occorreva perdere un minuto per mettersi d'accordo prima su chi doveva dire cosa e quando).
Va bene che la gente è in media portata a intervenire alla carlona e specie quando il relatore viene considerato un poveraccio e un Signor Nessuno senza la giacchettina e la cravattina e il collettino bianco del dio-guru-specialista nazionale di turno, con punte di arroganza, impazienza e spocchia come si è visto in questo caso, ma almeno un po' di punti fermi per la conduzione ordinata dell'evento vanno assolutamente piazzati una buona volta.
Oltre a quanto detto da Valerio per quanto riguarda certi dettagli notevoli, voglio ricordare che il mio intervento è stato accolto sia prima di parlare che alla sua conclusione da applausi scroscianti che personalmente, a parte poche persone che sicuramente hanno ascoltato e rimuginato quanto esposto, ritengo mediamente ipocriti, come se fossero applausi a comando da talk show e come a suggellare che la messa è prima cominciata e poi finalmente finita.
Come se non bastasse, a conferma di questo disinteresse generale per il tema monetario nonostante fosse l'unico tema oggetto del convegno, che io mi ricordo c'è stato un solo intervento da parte del pubblico dopo la mia relazione (una domanda mista sulla vicenda del SIMEC e sulle... soluzioni da adottare secondo Moneta@Proprietà...) e, invece di aspettare che venissero sviluppate altre domande con dovuta risposta riguardo alla mia relazione, alla seconda domanda ha preso inaspettatamente la parola Erik Prassel dicendo che... sfruttava questa seconda domanda (seconda!) per rispondere e per iniziare la sua relazione vera e propria...!
Però la trovata in contropiede di Erik è stata "punita" dopo appena pochi minuti dal pubblico stesso e da vari esponenti di TL stessa, interrompendone la relazione un sacco di volte per parlare quasi sempre a ruota libera di qualsiasi cosa che non fosse il tema della serata e addirittura perdendo tempo a criticare Erik stesso sui GIA' pochi concetti che riusciva ad abbozzare in quell'ormai guazzabuglio diabolico di interventi a gamba tesa e chiacchiericci che era ormai diventata quella sala GIA' stretta e scomoda.
Peraltro, io stesso a un certo punto mi sono sentito in dovere di fermare (con pochi risultati) quella bolgia per consentire a Erik di formulare un discorso almeno una volta e di salvare il GIA' scarso salvabile.
Come appena scritto da Valerio, la nota tendenza popolare per il salto in blocco della fase preliminare analitica e pensante indispensabile in vista del buon operare successivo, per il disturbo che diventa auto-disturbo e per la ricerca spasmodica di soluzioni belle e impacchettate da mandare giù per il gozzo a forza si è mostrata una volta di più e con maggior vigore del solito.
Non è proprio il caso di fare il solito buonismo con la testa sotto la sabbia, ma anzi «sic transit gloria mundi».
In ogni caso è stato un vero peccato questo andazzo, proprio perché il pubblico questa volta era davvero numeroso e GIA' messo in condizioni disagevoli e decimato dopo poco tempo (chi era in piedi se ne è andato via molto presto) dalle stesse dimensioni striminzite della sala.