C'è questa iniziativa da parte di OCCUPY WALL STREET:
http://rollingjubilee.org/
La segnala Bimbo Alieno nel suo blog, descrivendola e commentadola così:
Stimolare la crescita cancellando il debito
Da mesi, anzi da anni ormai, stiamo affrontando la consapevolezza che il benessere in cui l’Occidente ha vissuto è stato generato con il debito. La leva finanziaria ha permesso di moltiplicare le risorse generando una accelerazione del livello generale di benessere.
Da questo sito si è sempre sostenuto che l’atteggiamento di “ripudio del debito” sia più pericoloso che salvifico: ripudiare un debito comporta la cancellazione del credito di qualcun altro, che potrebbe finire in difficoltà dovendo cancellare dal proprio bilancio una voce in attivo (l’attesa di un futuro incasso) e generando quindi un effetto domino di insolvenze che brucerebbe repentinamente la ricchezza virtuale creata con il debito mostrando alla svelta quale sia la realtà “oltre il Matrix“.
Mi sono imbattuto oggi però in un’idea rilanciata dal movimento Occupy Wall Street: il ripudio del credito. Negli USA, dove la pratica debitoria è particolarmente evoluta, e la procedura fallimentare è prevista anche per le persone fisiche, esistono contratti di credito pesantemente svalutati. Si tratta ad esempio degli student loans (i prestiti che gli studenti contraggono per pagarsi gli studi universitari e che -idealmente- immaginano di pagare con il lavoro che otterranno grazie a quegli studi). L’idea di base di questa iniziativa chiamata “Rolling Jubilee” è quella di una raccolta fondi attraverso donazioni mirata ad acquistare debito e cancellarlo: in una prima operazione test sono stati raccolti 500$ utilizzati per comprare e cancellare 14000 $ di debiti.
Non si tratta di aiuti mirati su qualche soggetto in particolare, ma di acquisto e cancellazione di debiti (o meglio di ripudio di crediti) con meccanismo casuale. L’operazione si incentra su uno show in stile Telethon che si chiama “The People’s bailout” e che andrà in onda il 15 Novembre. I biglietti di partecipazione allo show sono già un esempio tangibile di come funziona l’operazione:
Comprando il biglietto da 25 $ vengono stimate abolizioni di debiti per 500 $, con il biglietto da 50 $ si aboliscono debiti per 1000 $ e così via.
La forza della formula sta nella perfetta compatibilità con il Sistema: i titoli di debito vengono comprati a prezzi “stressati” sfruttando le dinamiche di mercato: esistono dei fondi specializzati in questo genere di operazioni che comprano crediti fortemente stressati per ottenere lauti guadagni. Qui l’intento é diverso: i titoli vengono comprati a prezzi stracciati e poi cancellati, liberando i debitori beneficiati del peso del rimborso di capitale più interessi. Come se qualcuno oggi comprasse titoli di Stato greci ai prezzi di saldo a cui si trovano per -deliberatamente- cancellarli.
La fragilità della formula sta nel suo romanticismo, perché il meccanismo si basa sul “io rinuncio a 5 affinché tu possa avere 100” e per quanto esista una grande platea di persone di buon cuore servirebbe ben più che una generale impennata di filantropia per risolvere così i problemi dell’Occidente. Anche perché non è che sia proprio educativo -strutturalmente- generare meccanismi che inducono a indebitarsi oltre le proprie possibilità.
Tuttavia lo spirito onesto e trasparente dell’iniziativa, merita attenzione, rispetto e supporto.
Per lo meno va nella direzione del far fare concretamente qualcosa, nel mobilitare attivamente le persone non con populistiche manifestazioni all’insegna del “ripudiamo il debito” senza -probabilmente- essere ben consci delle conseguenze, ma con una iniziativa che ha in se gli anticorpi dell’effetto domino, perché i creditori che rinnegano il loro credito lo fanno con risorse libere e le sacrificano di loro spontanea volontà in piena consapevolezza.